“Dovete sentirvi liberi di essere tutto ciò che volete essere”.
Questo ha ripetuto l’attore Alessandro Borghi, ospite al Giffoni Film Festival.
Alessandro ha risposto alle domande dei giffoner in sala Truffaut sorridendo e sempre rimanendo molto umile, disponibile e gentile.
L’attore che nell’ultimo anno ha interpretato Rocco Siffredi nella serie SuperSex ma che ha emozionato tutti in “Le otto montagne”. Per la seconda volta a Giffonisi è confronto con i ragazzi, trasformando tutto in una masterclass di vita.
Non ha peli sulla lingua è sempre sincero e trasparente, anche quando deve spiegare perché ha deciso di interpretare il porno attore Rocco Siffredi
“Quando mi chiedono perché rispondo che volevo far arrabbiare un po’ di persone. Io volevo punzecchiare un sistema bigotto in cui non si può parlare di sessualità in una certa maniera. Mi chiedono perché ho interpretato un pornoattore e non perché ho interpretato Aureliano in Suburra che ammazzava le persone.
Qui è più grave fare un film porno che sparare alle persone.
Io volevo litigare con la gente e l’ho fatto perché non ho lasciato passare niente. Rocco è una persona che ha fatto parte di un sistema enorme dove non c’era una regolamentazione.
Lui è il primo ora a mettere in discussione delle cose e dei metodi che sono stati utilizzati in quei primi anni.
Rocco ha un cuore enorme e conoscerlo è stato incredibile.
E’ interessante parlare di sessualità qui, avrei voluto che qualcuno me ne avesse parlato.
L’unica cosa che dovete fare è sentirvi liberi di essere quello che volete essere a prescindere da tutto, nessuno può dirvi come vivere la vostra sessualità.
Possono provare a proteggervi, come io farò con mio figlio.
Il mondo è pieno di cose meravigliose ma strapieno di cose brutte.
Noi, Rocco Siffredi, ‘ quello vero’ lo abbiamo intervistato qualche tempo fa, e non possiamo che essere d’accordo con Alessandro.
GUARDA INTERVISTA A ROCCO SIFFREDI
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