Stefano Lentini, autore delle musiche di Mare Fuori (Rai/Netflix), La Porta Rossa (Rai), autore dello “Stabat Mater” di The Grandmaster (Wong Kar-Wai, candidato a due premi Oscar), ci guida in un percorso denso di emozioni e profondamente spirituale.
“SOPRAVVISSUTI – COLONNA SONORA ORIGINALE DELLA SERIE TV” (RaiCom) è un’opera contemporanea, profonda e complessa, che rivisita la classicità.
Ascolta la colonna sonora di Sopravissuti.: LINK SPOTIFY
Rolling Stones ha definito il tuo album Fury “un viaggio nel lato oscuro della mente umana”. Questa colonna sonora attraversa territori simili?
«In “Fury” la ricerca musicale ruotava attorno al concetto della rabbia, in questo caso il punto di partenza è molto diverso, ma gli esiti sono per certi versi simili. La storia di “Sopravvissuti” è drammatica e oppressiva, e non saper guardare verso questi traumi provoca conseguenze ancora peggiori.
La musica ne risente, affonda in profondità e cerca di risalire verso la luce».
Perché una Suite in ventuno movimenti?
L’idea della Suite musicale mi accompagna da tanti anni e mi aiuta a gestire le complessità. Scrivendo musiche in più atti mi sento libero di poter mettere il punto e ripartire, di affrontare aspetti diversi di uno stesso nucleo di significato
Come può la musica toccare l’Abisso?
Non conosco la regola che consente alla musica di trascinare l’ascoltatore verso uno stato di consapevolezza diverso, ma so che ciò accade. So che il potere della musica è immenso, mistico. Credo che la sua potenza risieda nell’autenticità dell’idea musicale, nella sua indipendenza dal tempo e dalle consuetudini estetiche
Non è la prima volta che affronti il tema del mare. In “Mare Fuori” hai messo in musica l’anima del carcere giovanile di Napoli, in che modo è diverso il mare di “Sopravvissuti”?
Sono due mari, due oceani, molto diversi. Quello di “Mare Fuori” è altrove, salva, fa sperare, travolge di bellezza. Questo è un mare che uccide, che rapisce. Sono due facce della stessa medaglia, anzi meglio, lo Yin e lo Yang, i due principi della dualità della vita
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