Giffoni Film Festival, un festival basato sul cinema; ma non solo. Ai microfoni di Teen Social Radio Daniele Cassioli racconta la sua esperienza nel mondo dello sport.
Ciao a tutti e buongiorno.
È un piacere averti qua, domanda subito a freddo… come stai, come va?
Bene, bene, bene, molto bene provo tanta gratitudine: perché essere qui è un qualcosa che mi fa sentire grato.
Hai vinto 25 titoli mondiali, come è stato vincerli?
Ma, (breve è pausa) è stato bello, per essere sincero è stato figo festeggiarli, con gli amici festeggiarli. È stata una esperienza molto molto emozionante, soprattutto superare (breve pausa) come dire (breve pausa) trovare la motivazione, dopo che ne vinci cinque, dieci, quindici continuare ad andare avanti (breve pausa) denota che sono appassionato di questo sport, innamorato di questo sport.
Quindi che legame hai con lo sport in generale??
Bha, un legame viscerale che nasce dall’esigenza di muoversi. Perché, quando ero piccolo, per esempio a “Ce l’hai” o a “Nascondino” perdevo sempre, per esempio, no?! E quindi muoversi è stato sempre complesso, forse proprio per quello ne ho capito di più l’importanza. Per me lo sport è questo, poi nel tempo lo sport si è trasformato in un amico che mi ha fatto crescere come persona e mi ha fatto girare (nel mondo) tanto, mi ha fatto confrontare con la frustrazione e la rabbia.
Cosa pensi di portarti a casa da questa esperienza al Giffoni??
Mha (breve pausa) il contatto con i ragazzi, l’emozione di averne tanti tutti insieme. Il fatto che loro siamo al centro, in generale, i giovani sono al centro. Sai, molto spesso si parla dei giovani come un mezzo misterioso e strano: “I giovani d’oggi sono così, i giovani d’oggi sono colà” (prendendo in modo ironico chi dice spesso questa frase), i giovani d’oggi sono così perché forse gli adulti gli stanno lasciando un mondo non molto incentivante a crescere. Allora in contesti come questi ci dimostrano che gli adulti quando si impegnano, quando si alleano con i ragazzi possono davvero dar vita a situazioni e momenti straordinari.
Grazie mille è stato un piacere, (guarda fisso in camera) Ah, ragazzi scusateci ci siamo dimenticati una cosa importante: ha vinto 25 titoli mondiali ed è non vendente. (Daniele ride e fa i complimenti per il finale)
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