Rientrati dal Festival, ripreso la vita di tutti i giorni, non potevamo certo esimerci dal dire la nostra sulle canzoni del festival.
TOP E FLOP Sanremo 2022
Mahmood e Blanco
Perfetti, toccanti. Si divertono sul palco ma con eleganza; passa inosservato il loro rendimento in discesa di serata in serata.
Restano i migliori, lo si è capito fin da subito.
Hanno tutte le carte in tavola per spaccare all’Eurovision e ripetere il successo planetario riscosso dai Maneskin l’anno scorso (ad una settimana dall’uscita il pezzo è già in top 5 globale su Spotify).
È scontato ma va detto… sono da brividi.
voto 9.9 (10 pesa troppo)
Irama: Per molti era da primo posto, ci sta.
Non raggiunge il livello dei vincitori ma si presenta (quest’anno per fortuna dal vivo) con una canzone profonda, scritta col cuore e comunque cantabile.
È in grado di trasmettere emozioni forti tramite le performance.
Non aggancia nemmeno il podio ma lo meritava, magari l’anno prossimo.
voto 9.5
Dargen D’Amico
è un po’ come Colapesce e Di Martino della scorsa edizione. Arriva a Sanremo conosciuto da pochi, molti non gli avrebbero dato una lira, ne esce come vincitore morale di molti, con una power hit che fa venire voglia di fottersene e ballare.
voto 9
Gianni Morandi
Incredibilmente fresco a 78 anni, solare ed energico.
Canzone che, pur senza un sound moderno, riesce a piacere a tutti.
Mette anche la sua manona sul premio della serata cover dopo il medley con Jovanotti, meritatissimo.
voto 9
Elisa
Non è davvero criticabile, canta con sicurezza e colpisce.
Impeccabile, il pezzo segue “Luce” come stile e mood, nelle sue corde, cucito perfettamente su di lei.
Forse però non incide come gli altri sopra.
voto 8.5
Ditonellapiaga & Donatella Rettore
Criticatissime, ma la canzone è super simpatica, ti entra in testa e ci resta.
Forse la chimica era un po’ mancante tra loro due, ma il risultato resta comunque positivo.
voto 8.5
La Rappresentante Di Lista
Veronica Lucchesi ha una bella voce e la canzone è molto catchy, piace e ti resta in mente. Dario, senza voler essere cattivi, ma sul palco potrebbe anche non salire: di solito suona mille strumenti, però a Sanremo c’è l’orchestra; quindi lui perde un po’ di senso. Questo a parte, “Ciao Ciao” è tra le hit migliori di questa 72esima edizione.
voto 8.5
Noemi
tutto bello, la sua voce, la canzone, lei e i suoi look nelle serate. Funziona bene.
Mancava un po’ di pathos.
voto 8
Matteo Romano
Nasce su TikTok, diventa “Virale” e arriva con merito a fare un’ottima figura sul palco dell’Ariston. 19 anni, una bella voce e canta col sorriso.
voto 7.5
Achille Lauro
Pezzo piacevole, molto orecchiabile, in pieno stile Lauro.
Ormai veterano di Sanremo, domina il palco, ma quest’anno leggermente più contenuto. Buono ma non eccelle, senza infamia e senza lode.
voto 7.5
La top 6 dei Flop
Ana Mena
Il pezzo, per carità, è orecchiabile, ma è un’altra tarantella spagnoleggiante che segue gli scorsi featuring con Rocco Hunt. Cocktail, amore, america latina e Zef alla produzione. Nulla di terribile, ma fuori luogo a Sanremo. Lei bella e brava, ma non è sufficiente.
Voto 5.5
Michele Bravi
Lui sembra sempre triste e risulta troppo poco impattante. Il problema principale è che anche quella tristezza non arriva, come dovrebbe, a chi ascolta.
voto 5.5
Iva Zanicchi
Lei forte, ma la canzone è troppo vecchia e poco interessante;
sul palco è protagonista anche prima di cantare, ma non lascia il segno.
voto 5.5
Giovanni Truppi
Vuole essere De André, ci si avvicina ma non lo è.
bello il testo ma non è di certo una canzone che ti ascolti con diletto quando vuoi, a meno che tu sia tuo padre, sua madre o Lucia.
Voto 5
Tananai
La canzone riascoltata in versione masterizzata suona anche bene, ma dalle ultime posizioni purtroppo per lui non lo toglie nessuno, in live era davvero inascoltabile.
Il duetto con Rosa Chemical ha forse solo peggiorato la situazione, tremendo.
Lui, però, non merita tutto l’odio, un più per simpatia.
Voto 4.5
Massimo Ranieri
Non ci permettiamo di toccare la voce, le capacità tecniche e la lodevole e storica carriera, ma sembra sia sul palco solo perché dovevano esserci più cantanti anziani per bilanciare l’età media. Tutto troppo antico per un festival che quest’anno è stato più giovane che mai.
Voto 4.5
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