Ieri, all’anteprima di West Side Story, c’eravamo anche noi!!
Beh che dire ragazzi…
La trama di questa pellicola non ha bisogno di molte presentazioni, né tantomeno di particolari allerte spoiler, in quanto l’opera adatta e rivisita un testo universalmente conosciuto come Romeo e Giulietta.
Il tutto è ambientato in una New York che sta subendo notevoli cambiamenti alla fine degli anni 50’, una New York che vede le sue strade (in questo caso quelle del West side, del lato ovest) contese fra due bande: gli Sharks ed i Jets.
I primi sono i portoricani, donne e uomini che a causa delle pessime condizioni di vita nel loro stato d’origine decidono di emigrare a Manhattan, dove tuttavia sono odiati dai Jets (di origine Europea), che li considerano inferiori rispetto agli Americani del Nord America.
Le tensioni tra le due bande giovani si infiammano ulteriormente quando Maria (Rachel Zegler), la sorella del capo degli Sharks, conosce e si innamora di Tony (Ansel Elgort), fondatore ed ex membro dei Jets.
Musical si, ma con un forte messaggio anti razzista.
La scrittura di Kushner (sceneggiatore) attenua un po’ le noti tipiche del genere musical, senza però mai superarlo, distanziando così il West Side Story del 2021 da quello che potrebbe essere un semplice remake.
I cambiamenti apportati allo script originale sono tutti finalizzati ad elevare la narrazione in un contesto urbano realistico. Qui trovano spazio alcune sensibilità moderne, all’epoca completamente ignorate, come razzismo sistemico e rappresentazione etnica e di genere.
Sulla questione etnica in particolare c’è un’attenzione particolare nel sottolineare il contrasto culturale tra i due gruppi di immigrati in conflitto. Questo viene fatto anche attraverso l’introduzione di parti recitate in spagnolo che non presentano alcun sottotitolo.
Si tratta di una scelta intenzionale per enfatizzare il divario culturale tra le due fazioni.
Però chi non ha familiarità con lo spagnolo potrebbe essere confuso…
Il film è sicuramente bello, ma, a mio avviso, non adatto ai minori di 16 anni.
La tipologia di film potrebbe risultare un po’ noiosa per il pubblico teen, data la trama ed il modo in cui viene sviluppata la pellicola.
West side story è per un pubblico di nicchia, amante del genere e delle “Love story” nelle quali c’è più Love che story.
Non aspettatevi scene d’azione e patos, piuttosto tenete a mente che vedrete i “cattivoni” a destreggiarsi nello sviluppare tante belle coreografie di danza classica, tango e bachata…
Applausi per Rachel Zegler e Ariana De Bose di cui ci siamo innamorati in questo film.
#TeenScore Voto: 7
Un Musical appassionante, avvincente, con una New York ricostruita a regola d’arte ma a tratti lento e non parliamo del tipo di ballo!
Un film che fa sicuramente riflettere, piangere e in parte anche “innervosire” su tematiche che ahimè sono ancora attuali.
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